Ricerca ed Innovazione

HSA Italia – Comitato Tecnico Scientifico – Medicina Subacquea e Innovazione

Il Comitato tecnico scientifico di HSA è un organo tecnico consultivo che supporta HSA nelle valutazioni di casi specifici legati alla pratica dell’attività subacquea ricreativa.

Se necessario, promuove, progetti e iniziative di ricerca medica per rendere accessibile e sostenibile la pratica della subacquea sempre più a tutti. Valuta collaborazioni con università, enti di ricerca e società scientifiche, sia italiane che internazionali.

Il comitato è coordinato dal Dott. Edoardo Mazzotti, con il supporto dei Dott.ri Giorgio Papetti, Marco Mangiarotti, Marco Ciabattoni, Elisa Di Pierro, Giacomo Ardone e dei Formatori e subacquei esperti HSA, Giuseppe Tinè, Giandomenico Cicciarella, Stefano Torti, Leonardo Quochi.

Il movimento internazionale HSA ha iniziato le sue attività nel 1975 e si è costituito ufficialmente nel 1981. Dall’inizio delle attività ad oggi, gli istruttori HSA hanno certificato nel mondo migliaia e migliaia di appassionati subacquei con differenti tipologie di disabilità fisica, sensoriale – visiva e intellettiva che hanno praticato e praticano immersioni ricreative, sia in apnea che con ARA apprezzandone i piaceri. Questa ampia attività ha dimostrato la fattibilità e la sicurezza nelle immersioni effettuate nel rispetto dei suoi standard internazionali e delle conoscenze acquisite dalla medicina subacquea e della fisiologia dell’immersione.

HSA fin dalla sua fondazione, ha sviluppato gruppi di lavoro composti da subacquei disabili, terapisti, formatori HSA, medici specialistici, gestori di strutture diving, produttori di attrezzature sub per analizzare i vari aspetti delle attività e ha definito gli standard e le procedure dei corsi di formazione a tutti i livelli diventando il punto di riferimento globale nel settore delle attività subacquee ricreative praticate dalle persone con disabilità.

HSA ha impostato azioni per dimostrare i benefici che derivano dalla pratica della subacquea da parte delle persone con disabilità e ai loro compagni d’immersione.

In Italia, le informazioni raccolte negli anni sui numerosi brevettati HSA che si immergono sono state oggetto di importanti progetti di ricerca. Tra questi, gli studi con esiti positivi sullo sforzo cardiaco nei subacquei tetraplegici, condotti in collaborazione con il Centro Studi di Medicina dello Sport dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, sotto la guida dei Dott.ri A. Gianfelici, V. Palmieri, P. Zeppilli, con il coordinamento del Dott. Marco Mangiarotti e del Presidente HSA Aldo Torti. Altri studi sono stati dedicati al forame ovale pervio PFO, altri hanno esplorato i benefici della subacquea per persone con autismo, sindrome di Down e disabilità visive, diretti dal Dott. Giorgio Papetti e dal team medico HSA. Diversi i progetti di ricerca medica con coinvolgimento di gruppi di subacquei con disabilità fisica e sensoriale che hanno effettuato immersioni in un periodo ravvicinato per più giorni. Utilizzando strumentazioni specifiche il team medico HSA ha rilevato nei subacquei dati sulla produzione di bolle gassose post immersione in relazione a disabilità, profondità, durata, grado di affaticamento e temperatura dell’acqua.

Ricerca Tecnica HSA

Il team tecnico di HSA ha sviluppato sistemi innovativi di comunicazione, strumenti didattici e ausili per l’apprendimento, comprese tabelle e schemi in braille e percorsi subacquei per persone con disabilità visiva e uditiva. Nell’ambito dell’immersione scientifica subacquea, a scopo di ricerca e sperimentazione, sono stati individuati e adattati dispositivi medici per monitorare parametri vitali direttamente sott’acqua, come la funzione cardiaca e metabolica e la ricerca di bolle gassose post immersione effettuando anche test in camera iperbarica. Importante anche la ricerca e l’ottimizzazione di dispositivi di propulsione (DPV) e comunicatori specifici per subacquei con disabilità visiva, a cura degli esperti e Instructor Trainer HSA: Gianfranco Lenti, Fabio Moreo, Alfonso Gangemi, Sonia Ausoni, Roberto Benedetti, Giuseppe Tinè e Carmelo La Rocca.

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